DI VINCENZO G. PALIOTTI
Dice: all’esterno puoi anche non metterla la mascherina, con la dovuta distanza di sicurezza però. Se però entri in un posto al chiuso la mascherina la devi avere.
L’avventura ha inizio quando uscito dall’ascensore noto che la portiera è senza mascherina mentre io la indosso secondo indicazioni. Fai per farglielo osservare e lei ti risponde: “ma lei crede a queste cose?”, una delle tante negazioniste ed “esperte in materia” quindi.
Poi, entro in un negozio con la mascherina ben messa, si perché ci sono quelli che la mettono lasciando fuori il naso, poi con sorpresa mi accorgo che il commesso ne è privo. E ancora, qualcuno entra senza indossare la mascherina, che però tiene al polso, chiedo cortesemente ai due indossarla e questi mi mandano cortesemente a fare…, si ci siamo capiti, quindi esco in cerca di un posto più “sicuro” e meglio frequentato.
Provo a salire, dico provo, su un mezzo pubblico e guardo l’orologio per vedere che ora è, si perché a giudicare dall’affollamento si direbbe ora di punta che di solito evito accuratamente, inoltre la mascherina qualcuno ce l’ha, tirata giù sul collo, legata al polso e qualcuno invece la indossa, naturalmente gli uni addossati agli altri.
Torno sui miei passi per evitare di essere rimandato a quel paese. Si, perché a quelli che fanno osservazione rispondono di farsi i caxxi propri ritenendo tale richiesta un’offesa da lavare anche con il sangue.
In conclusione, comunque rischi qualcosa. Prima di tutto rischi il contagio, ma anche i frizzi e i lazzi perché credi a qualcosa che, secondo gli esperti del momento e della domenica, non esiste. Senza contare le ire di qualcuno che non ama essere ripreso per qualche cosa in cui non crede e passa alle vie di fatto.
“Che s’adda fa pè campà”, a Milano.