DI MASSIMO RIBAUDO
Vi ricordate quei giorni di Aprile dell’anno scorso durante il lockdown?
Non lo sapevamo ancora che il 98% dei decessi riguardava persone sopra i 70 anni, spesso deboli, povere e malate, e quindi avevamo paura.
In più, mentre rimanevamo in casa, il pianeta, fuori dalle nostre case, respirava. Il cielo era sempre più blu, come il mare.
Il petrolio arrivò a costare meno dell’acqua minerale.
“Il paradiso terrestre”, scrissero in molti, anche giornalisti autorevoli.
Ma questo non poteva essere sopportato da due principali attori economici: chi vende carburanti e chi vende automobili.
Due nomi a caso: i Moratti e gli Elkann.
La società che poteva imparare qualcosa da quello STOP non è la società che vogliono loro, che gli garantisci utili e rendite patrimoniali.
La società che chiude le fabbriche per garantire la vita è quella che gli mette paura.
Ma che mondo vuole John Elkann?
Ce lo dice la linea editoriale de La Stampa, dell’Huffington Post e de La Repubblica.
Le donne che a 60 anni sono costrette a portare pacchi di notte in bicicletta sono un’immagine poetica.
Gli stupratori cocainomani di ragazze immagine sono abili imprenditori.
Le scuole vanno aperte a ogni costo, perchè i ragazzi e le loro famiglie devono prendere mezzi pubblici, auto e motorini che consumano carburanti.
Giuseppe Conte, che chiuse le fabbriche e dimostrò che il lockdown funzionava (anche se molto tardivamente), deve essere mandato a casa, mentre non si deve disturbare il Signore della Finanza internazionale, al secolo Mario Draghi. E’ da l’anno scorso che i giornali di cui Elkann è proprietario propongono Draghi come Presidente del Consiglio.
Guai a proporre lo smartworking. Fa malissimo. Due ore in automobile per andare in ufficio sono salutari, invece.
Una campagna mediatica così intensa del più abietto, bieco e arretrato capitalismo, trenta anni fa avrebbe provocato qualche istanza di protesta, diciamo.
Tutti zitti, adesso? E allora poi quando i nostri figli faranno come Martina Grimaldi, che da studentessa universitaria a Cagliari, ha scritto a Rocco Siffredi per diventare pornostar del BDSM estremo, non potremo lamentarci.
E’ quello il mondo che preparando per il futuro John Elkann, con la complicità di Matteo Renzi e di chi lo acclama.
Ancora non sappiamo nulla sui progetti di Mario Draghi, invece …