DI FRANCESCO TRONCARELLI
Lo guardò per una manciata di secondi, poi gli si avvicinò e lo abbraccio forte. Una scena indimenticabile, un momento bellissimo, John Travolta divo pluriacclamato incontrava Claudio Sorrentino, la sua voce italiana, il suo alter ego che aveva permesso al Bel paese di apprezzare le sue interpretazioni con una recitazione, in italiano, che ne esaltava ogni espressione, ogni sfumatura, ogni attimo dei suoi film. Era bravo Claudio, e Tony Manero lo sapeva, come lo sapevano Ritchie di Happy days e l’intrepido Gibson Bravehart che con la sua voce guidava i suoi uomini all’attacco per la libertà. Sorrentino aveva iniziato come attore per affermarsi poi in TV con Tandem ed altri programmi e per poi sfondare nel doppiaggio. Era un fenomeno e una persona simpatica, alla mano e disponibile quando lo chiamavo per la Radio. Per il mondo dello Spettacolo una grave perdita, per i suoi cari e chi lo ha conosciuto, enorme. Il maledetto Covid non ha avuto rispetto. Resteranno per sempre però immortali, le sue “interpretazioni” da attore consumato e intenso e ogni volta che vedremo Travolta e i suoi amici penseremo a lui. Ciao Claudio, che la terra ti sia lieve, come la tua voce quando doppiavi scene romantiche facendoci sognare…
