DI FILIPPO ROSSI
Nel 2020 Luca Attanasio aveva ricevuto il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace «per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli» e «per aver contribuito alla realizzazione di importanti progetti umanitari distinguendosi per l’altruismo, la dedizione e lo spirito di servizio a sostegno delle persone in difficoltà». L’ambasciatore d’Italia nella Repubblica democratica del Congo, morto oggi in un attacco a un convoglio Onu in Congo, diplomatico, 43 anni, era uno degli ambasciatori italiani più giovani nel mondo. Dal 5 settembre 2017, dopo diverse esperienze nelle ambasciate in Svizzera, in Marocco e in Nigeria, era capo missione a Kinshasa, nel Congo, dove stava portando a termine numerosi progetti umanitari al fianco dei circa mille cittadini italiani attualmente residenti nel Paese del Centro Africa.
«Tutto ciò che noi in Italia diamo per scontato – raccontava l’ambasciatore – non lo è in Congo dove purtroppo ci sono ancora tanti problemi da risolvere. Il ruolo dell’ambasciata è innanzitutto quello di stare vicino agli italiani ma anche contribuire per il raggiungimento della pace”.