IL FEMMINICIDIO, CAMBIAMO PARADIGMA, AIUTIAMO GLI UOMINI

DI ELISA BENZONI
Il “femminicidio è un fenomeno impressionante” lo ha detto Sergio Mattarella, lo ha detto oggi festa della donna, 8 marzo 2021.
Lo è impressionante, certo nei numeri, 11 sono le donne uccise dal 1° gennaio a oggi; ma anche e soprattutto nella ripetizione di eventi, sempre uguale. Un uomo lasciato inizia a rendere impossibile la vita della ex, con pedinamenti, botte, offese… Poi la incontra e la uccide. Sostituendo alle parole donna e uomo i diversi nomi si ottiene la ripetizione continua degli stessi fatti.
Nel peggiore dei casi ci vanno di mezzo anche i figli.
Questo accade. Sempre. Con le stesse dinamiche. La stessa logica illogica. La stessa violenza, quella più becera e avvilente della superiorità della forza fisica. E la stessa incapacità dell’uomo di affrontare e elaborare il rifiuto.
E poi manifestazioni, scarpe rosse, sociologia. Dove è la donna a dover denunciare, la donna a capire, la donna a reagire, la donna a non dover accettare, la donna a scappare. Dell’uomo e della sua evidente incapacità e debolezza psicologica, non v’è traccia.
Le leggi ci sono, la sensibilità pure, delle letture sociologiche ne abbiamo pieni i giornali, non rimane che dare il giusto spazio a lui all’uomo, proviamo a dare a lui il supporto psicologico che evidentemente non serve alla donna per evitare di farsi ammazzare. Spingiamoli a farsi supportare psicologicamente!
Cambiamo il paradigma, visto che quello che abbiamo fatto finora è del tutto insufficiente a fermare un fenomeno che continua a rimanere impressionante.