DI EMILIANO RUBBI
Nel fantastico mondo dei “sovranisti di governo” (che noi persone old school preferiamo seguitare a chiamare affettuosamente “fasci”, come si sono sempre chiamati), l’ultima settimana è andata più o meno così:
– Putin è buono.
E se ci spia si fa finta di niente.
Siamo “patrioti” a corrente alternata: se entra in Italia un poveraccio è “un’invasione”, se una potenza straniera si fa passare dei documenti riservati da un doppiogiochista, non c’è problema.
– Patrick Zaki non esiste. Non se ne parla. Possono pure ammazzarlo, tanto mica è italiano come i maró.
– Le chiusure per il Covid del Governo precedente erano colpa di Conte, che era Presidente del Consiglio. Le stesse chiusure, oggi, sono colpa del Ministro Speranza, mica di Draghi. Draghi è buono.
Almeno finché non riescono a mettere le mani sui soldi del recovery fund.
– Abbiamo pochi vaccini per colpa dell’Europa.
Ma i vaccini uccidono, bisogna stare attenti.
È scandaloso che, nel 2021, la gente si ammali di Covid negli ospedali.
Ma è sbagliato obbligare gli operatori sanitari a vaccinarsi.
– Il modello Lombardo è quello vincente. La gestione leghista è un po’ un faro per il mondo intero. Lo sanno tutti che i disservizi e i morti nel bresciano, nel bergamasco e nel varesotto sono tutta colpa dell’UE, di Conte e di Speranza (non di Draghi, però, occhio).
Entrare nella logica di un leghista è un po’ come un biglietto gratis per un paese immaginario, tipo il mondo magico di Harry Potter, Paperopoli o la Padania.
L’unica differenza sta nel fatto che, purtroppo, i leghisti, diversamente da Harry Potter e Paperino, votano.