DI EMILIANO RUBBI
Come ha fatto la Gran Bretagna, nel giro di tre mesi, a passare da una situazione in cui i morti a causa del Covid erano una media di 1200 al giorno (più di 1400 il 22 gennaio), all’attuale media inferiore ai 10 morti (in costante discesa)?
Con i vaccini (principalmente Astrazeneca), certo, ma non solo.
La situazione attuale è il risultato anche di un lockdown molto duro, scandito da una serie di step ben precisi, che è servito ad accompagnare la campagna vaccinale.
Perché i vaccini, se si fosse riaperto tutto improvvisamente, non avrebbero portato a questi numeri in tempi così brevi.
E ora che il virus circola molto meno, l’alto numero di vaccinati impedisce che riesca a riprendere piede.
Così, il Regno Unito, oggi sta iniziando finalmente a tornare alla normalità e a riaprire tutto quello che è possibile riaprire.
Sempre con cautela, con “baby steps” (a piccoli passi), in modo tale da essere certi di non fare passi falsi.
Ecco: un paese che era partito non male, ma malissimo, per quanto riguarda la gestione del nuovo coronavirus, oggi è il primo che, nel nostro continente, riesce finalmente a indicare una via di uscita dalla pandemia.
E noi?
Noi abbiamo una parte della maggioranza di governo che, per fini unicamente propagandistici, seguita a premere per “riaprire cose” non appena i numeri calano un minimo.
Col risultato che, in assenza di una campagna vaccinale estesa ed efficace come quella britannica, specialmente in alcune regioni, assistiamo ad un eterno ping pong: si chiude – i contagi calano – allora si riapre subito – i contagi crescono – bisogna richiudere – e così via, come un serpente che si morde la coda.
Finché saremo ostaggi di un pensiero che non riesce ad elaborare il fatto che, se vogliamo stare bene domani, è necessario abbassare al minimo il numero di contagi oggi e, contemporaneamente, aumentare il numero dei vaccinati, non potremo uscire da questa situazione.
“Gli italiani sono stufi”.
Bene, giusto.
Anch’io sono italiano e sono stufo (come di sicuro erano stufi pure i britannici).
E proprio per questo preferisco aspettare ed essere cauto oggi, per non dover protrarre questa situazione ancora per mesi.
Certo è che, se la destra di governo seguita ad alimentare la propaganda più becera, facendo credere a milioni di persone che esiste chi le vuole tenere chiuse in casa perché si diverte così, sarà difficile uscirne in tempi brevi.
Salvini, Meloni e tutta l’estrema destra, che da un anno soffiano sul fuoco del malcontento sbraitando di riaperture, sono i primi sabotatori di un vero ritorno alla normalità.