DI VIRGINIA MURRU
Ogni tanto le grandi aziende italiane fanno acquisti all’estero, anche se la norma, soprattutto negli ultimi dieci anni, è che siano quelle estere ad acquistare le italiane, anche con marchi prestigiosi.
Questa volta è DiaSorin Spa ad allungare le sue ‘liane’nel mercato del settore Life Science negli Usa, acquistando Luminex Corporation, con sede in Texas e leader nella diagnostica multiplex, ossia specializzata nella rilevazione di più patologie o virus tramite un solo campione.
Attualmente peraltro risulta essere un segmento in rapida crescita nel settore, e da qui l’interesse del gruppo Diasorin. La nuova rilevazione di Luminex, resa nota domenica sera, vale 1,8 mld di dollari (circa 1,5 miliardi di euro), e ha portato alle stelle il titolo Diasorin a Piazza Affari.
Carlo Rosa, Ceo del gruppo italiano, si ritiene molto soddisfatto e al riguardo dichiara: “Luminex è in perfetta sintonia con le strategie volte alla crescita del nostro posizionamento nell’ambito della diagnostica molecolare, sarà resa più forte la nostra presenza negli Usa e si creerà così anche un valore aggiunto attraverso le offerte di Life Science.”
L’orma DiaSorin cresce dunque nel mercato chiave degli States, ed ha una certa similitudine con un’acquisizione operata dalla rivale Roche, GenMark Diagnostics, tramite un accordo dello stesso valore (circa 1,8 mld di dollari).
In base ai termini dell’accordo raggiunto, gli azionisti dell’americana Luminex riceveranno 37 dollari per ogni azione, rispetto all’ultimo prezzo di chiusura di venerdì, che era 32,95 dollari (ad azione). La pandemia ha favorito fortemente il business di queste aziende, le azioni di Luminex infatti, nel corrente anno, sono aumentate del 42,5%. In definitiva un merger di prestigio, destinato alla crescita nel mercato statunitense.
L’azienda si accinge ad una fusione con la consociata americana DiaSorin, costituita di recente. Dalla combinazione delle due nel 2020 ci sarebbe stato un fatturato di circa 1,5 mld di dollari, secondo una nota riportata da Reuters. Certamente l’acquisizione dà più impulso al ruolo internazionale del gruppo italiano nel settore della diagnostica e test medicali.
Il processo di crescita di DiaSorin è iniziato negli anni ’70, ed è andato in continua ascesa, il gruppo è controllato dalla famiglia Denegri, che ha portato gli utili, nel 2020, a 248 milioni di euro, in crescita di quasi il 50%. Ma in tempi di Covid queste performance nel settore della diagnostica molecolare non stupiscono.
Dall’acquisizione di Luminex nascerà un colosso di 1,25 mld di fatturato, e un margine operativo pari a 472 milioni. Non trascurabile la posizione finanziaria netta positiva per 335 milioni di euro. Il successo costante di DiaSorin parte da lontano, da quasi 5 decenni, e ha le sue radici in Piemonte.