DI MASSIMO RIBAUDO
Vediamo di mettere le cose a posto concettualmente, parlando di Federico Lucia, in arte Fedez.
In tutto il mondo gli artisti, i cantanti e gli sportivi, come ciascuno di noi può fare, esprimono opinioni politiche. Se lo fanno sotto una dittatura, e l’opinione è contro il governo del loro paese, vengono arrestati, torturati, esiliati, a volte uccisi.
Quindi, da sempre, l’opinione di chi è sotto i riflettori e ha un grande successo di pubblico è molto temuta dal potere.
Chiara Ferragni e Fedez sono la coppia social più importante d’Italia e tra le più conosciute a livello mondiale.
A mio parere personale sono anche tra le migliori dal punto di vista dei contenuti e dei messaggi proposti. Questo comporta successo mediatico e soldi, per loro.
E adesso arriviamo al punto. Da oltre cinque anni la destra razzista, suprematista e con tendenze autoritarie ha invaso i social e utilizza una diffusa manipolazione di massa. Quindi è in atto una guerra culturale per l’egemonia ideologica che utilizza i social network.
Trump, Salvini, Giorgia Meloni utilizzano i social come principale arma di manipolazione del consenso e come strumento di propaganda politica.
Ora però le vere persone importanti sui social, che NON SONO I POLITICI, dicono la loro. E Salvini si sta accorgendo che rispetto a Fedez sui social non conta un cazzo.
La tv è ancora il principale mezzo di propaganda, insieme al settarismo locale, della Lega, ma il sistema degli ultimi cinque anni si sta erodendo, vista la diffusione di Instagram, Twitter e Facebook. Tutto questo mentre, come al solito, la classe politica è ferma, con le sue interpretazioni ed idee, a venti anni fa.
Cerchiamo di non fare la fine dei dinosauri, e di non prendere in faccia il boomerang come invece sta succedendo a Matteo Salvini.